Dei Agre Felline (LE)
Ettari vitati: 10
Bottiglie annue prodotte mediamente: 9.000
Le origini di Dei Agre vanno ritrovate in quella che Marta definisce “eredità morale”: realizzare che i nodi degli alberelli delle sue vigne hanno conosciuto le mani e le cure dei nonni è un imprinting irrinunciabile.
Pratiche antiche, la scelta di mettere al centro il microambiente della vigna e i suoi abitanti: piante spontanee, la piccola fauna selvatica e i microorganismi, questi sono i cardini per portare nel sorso dei vini di Dei Agre tutta l’energia vitale della terra e del sole del Salento jonico. Le cure alle vigne si fanno a mano e i filari sono inerbiti. Ovviamente la chimica non esiste.
Qui si coltivano il negroamaro e il primitivo perché stanno qui da secoli e vengono bene, le viti sono allevate ad alberello per gli stessi motivi.
La produzione è limitata, artigianale e naturale, le caratteristiche del vino si delineano solo in vigna ed in base all’annata, i vini sono autentici e diretti, a volte scontrosi ma sempre avvolgenti e rassicuranti.
Marta ama definire i suoi vini “vini di godimento”, dal piacere delle persone in vigna in tutte le stagioni, dalla potatura alla vendemmia, passando per l’apprensione estiva, al godimento nelle espressioni dei volti di chi poi, a distanza di tempo, assaggia i vini.
Dei Agre è Marta Cesi.