Caprera      Pietranico (PE) 

Ettari vitati: 3,5

Bottiglie annue prodotte mediamente: 4.500

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Borgo di Pietranico, 590 metri di altitudine, alle pendici del Gran Sasso e a cavallo tra due Parchi Nazionali, quello del Gran Sasso e quello della Majella. Pietranico guarda anche al Mar Adriatico, beneficiando così di un clima da zona "di confine”, con forti escursioni termiche e una ventilazione costante, che aiuta a difendere le colture dalle malattie. Tutte le viti provengono da selezioni massali di vecchi vigneti. Sul suolo si eseguono lavorazioni meccaniche non lesive dell’integrità biologica e strutturale del terreno, mantenuto sempre inerbito, e sulle piante si effettuano solo operazioni manuali, in tutte le fasi.

Caprera nasce dall’iniziativa di Luca Paolo Virgilio e Alfonso Morelli, due amici appartenenti a generazioni diverse: nel 2013 iniziano a coltivare la terra, nel 2018 vedono la luce le prime bottiglie, frutto della vendemmia 2016.

L’azienda prende il nome dal toponimo dell’areale in cui sono situati i vigneti, a sua volta ricompreso in una zona più ampia, denominata “Contrada Vasca” per la presenza di vasche (palmenti) rupestri di pigiatura, scavate nella pietra e risalenti almeno al 1600. Le uve raccolte nella zona venivano pigiate nella vasche, dislocate in prossimità dei vigneti: le vasche testimoniano il profondo e ricco passato agricolo della zona.

L’idea di fondo è quella di Unire le capacità individuali in un impegno comune, visto come unico modo per costruire un’alternativa concreta all’attuale sistema socio-economico: è una strada che porta ad un mondo migliore.

L’impegno è anche quello di far tornare a vivere la vocazione del luogo, dell’Abruzzo, rispettandone la storia e le tradizioni.

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